Vai al contenuto della pagina

Indennità Guardie Mediche: precisazioni della direzione ATS Sardegna

In merito all'articolo pubblicato quest'oggi sull'Unione Sarda dal titolo "Guardie Mediche contro Ats" si precisa che:

l'indennità aggiuntiva prevista dall'accordo integrativo regionale (AIR) del 2010 non è stata sospesa. A seguito di un'indagine della Corte dei Conti che ha riguardato peraltro diverse Regioni italiane, l'Assessorato regionale alla Sanità e l'ATS hanno stabilito che l'indennità debba essere corrisposta a seguito di monitoraggio sulle attività svolte.

L'AIR prevede che l'indennità sia corrisposta, tra l'altro, per il maggior impegno assistenziale profuso nei mesi tra novembre ed aprile dovuto alla maggiore morbilità per le patologie epidemiche e non. Ne consegue che attualmente tutti i circa 1150 medici di continuità assistenziale che svolgono servizio attivo percepiscono l'indennità. In particolare, per tutti i Medici di Continuità Assistenziale dell'aera di Cagliari, si è verificata la mancata erogazione dell'indennità aggiuntiva (codice voce 552), che sarà tempestivamente reintegrata tramite ordinativo di pagamento del Servizio Bilancio.

Quanto alla presenza della guardia armata notturna si rappresenta che la Sardegna è una delle poche Regioni a garantire questo utilissimo servizio con un investimento di circa 15 milioni annui.

Il fatto che non si goda di ferie, malattia e tredicesima è dovuto all'inquadramento del medico di continuità assistenziale non nell'ambito del rapporto di lavoro dipendente ma del rapporto parasubordinato. Si rappresenta che l'Accordo Collettivo Nazionale prevede sì un periodo di riposo per il ristoro psicofisico, ma che lo stesso non è retribuito.

Infine, l'organizzazione del servizio di continuità assistenziale in Sardegna ha sempre previsto sia l'attività ambulatoriale sia le visite domiciliari; non si comprende pertanto la rivendicazione in ordine al pagamento dell'attività ambulatoriale.

Torna su