Sorveglianza sanitaria dei lavoratori ed emergenza da epidemia di Covid-19
CAGLIARI, 12 marzo 2020 - I Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della Sardegna (di seguito “Servizi”) intervengono congiuntamente sull’argomento con le note che seguono, anche in considerazione delle numerose richieste giunte in proposito dai medici competenti attivi nell’isola.
1)In premessa, si precisa che nessuno dei Servizi ha la facoltà di sospendere la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, dispositivo contenuto in una normativa nazionale specifica intorno alla quale può disporre unicamente l’organo di governo.
2)Tenuto conto della situazione nazionale e regionale e delle disposizioni finalizzate al contrasto della diffusione dell’epidemia in corso, si ritiene opportuna l’adozione, da parte dei medici competenti, delle seguenti misure precauzionali:
-differimento fino al 3 aprile c. a. delle visite periodiche, la cui validità si intende prorogata fino alla cessazione dell’emergenza in oggetto;
-differimento fino alla stessa data delle visite di altro tipo che, a giudizio del datore di lavoro (che, opportunamente, sente al riguardo il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente), non siano indispensabili per il proseguimento del ciclo di lavoro interessato; sono comprese nel periodo che precede le visite preassuntive e preventive e le visite al rientro dopo malattia o infortunio che siano differibili ai fini del proseguimento del ciclo di lavoro;
-svolgimento delle sole visite di sorveglianza sanitaria che siano realmente indispensabili per il proseguimento del ciclo di lavoro interessato, secondo apposita formale dichiarazione del datore di lavoro (che si pronuncia, sentito al riguardo il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente);
-svolgimento delle visite mediche residue solo su soggetti asintomatici per il corteo tipico delle infezioni virali con interessamento delle vie respiratorie;
-semplificazione dei protocolli applicati – con successivo eventuale completamento del protocollo standard – in occasione delle suddette visite residue, allo scopo di ridurre il rischio di contagio veicolato da accertamenti e pratiche certamente sconsigliati in questo periodo (spirometrie, prelievi ematici);
-sospensione di riunioni, incontri, corsi formativi e informativi in presenza.
3)Con l’occasione, si richiama l'obbligo
-di osservare scrupolosamente le misure igieniche per le malattie a diffusione respiratoria, ampiamente diffuse e commentate in queste ore,
-di fare uso di dispositivi di protezione per le vie respiratorie nella pratica medico-lavorativa,
-di osservare, ove coerenti con la propria potenziale esposizione, le misure di salvaguardia diramate dagli organi di governo, nazionale e regionale,
-di rendersi disponibili verso le figure aziendali della sicurezza attive nelle aziende di rispettiva competenza per interventi di indirizzo e informazione, quanto mai utili nell’attuale congiuntura.